Un tabellone, un torneo, una discussione. Volendo, potreste anche vederla come una Coppa del Mondo delle Mazzate di Westeros.
In mancanza di un picchiaduro di Game of Thrones (più che una constatazione, questa è una preghiera), abbiamo pensato di indire, in puro stile fantasy, un Torneo/Giostra che radunasse i 32 guerrieri più fighi apparsi finora nella serie e di chiedere a un nutrito gruppo di persone, per la precisione 16 amici e collaboratori di Prismo, di aiutarci nelle difficili scelte a cui eravamo chiamati facendo da giuria votante di ciascuno scontro. Per il primo turno del Campionato, clicca qui.
Bentornati al campionato di pesi massimi di Westeros. La prima puntata, dedicata alla conference meridionale, si è conclusa con una serie di eliminazioni brucianti e anche qualche sorpresa. Abbiamo, per esempio, dovuto salutare prematuramente potenziali semi-finalisti come Khal Drogo e altri guerrieri di un certo lignaggio come Daario Naharis. Ora è giunto il momento di scoprire chi passerà il turno nel freddo Nord dove l’Inverno è sempre sul punto di arrivare… da cinque anni. La conferenza si presenta forse leggermente meno competitiva ma comunque non mancano i combattenti di spicco (qualcuno ha detto Jon Snow?).
Le regole rimangono le stesse – ovvero i giudizi sui guerrieri si basano su quello che ci ha mostrato finora la serie e NON sui libri, ed esclusivamente sulle loro abilità rissose, tattiche e di sopravvivenza e non sul carisma e/o simpatia. Identica è anche la giuria che ha votato, un voto ciascuno, gli esiti degli otto combattimenti e che li commenta qui di seguito.
La novità principale che introduciamo qui, e che qualcuno avrà forse già notato, è che seguendo Prismo su Twitter o utilizzando l’hashtag #GOTGOAT (GOAT = Greatest Of All Time) potete partecipare anche voi al gioco, votando i sondaggi che proponiamo sui singoli scontri e dei cui risultati daremo conto poi qui sul sito nelle prossime fasi del torneo. Insomma una specie di “People Choice’s Award”, che potrebbe chissà dare risultati completamente diversi. Alla fine del nostro torneo, quindi, avremo sia un VINCITORE DELLA GIURIA che un VINCITORE DEL VOTO DA CASA.
Che si dia inizio alla Giostra!
Mance Rayder (10) v Ser Davos (6)
di Simone Laudiero e Pier Mauro Tamburini
Pier Mauro Tamburini: Però che tristezza. Non voglio scrivere della morte di Davos. Non voglio essere complice.
Simone Laudiero: Sì, anch’io, negli ultimi tempi è diventato uno dei miei preferiti. Però ci sta, Davos è un marinaio, non un combattente.
Pier: Almeno diamogli una morte bella, un sacrificio, una cosa così.
Simone: Non è facile. Sacrificio perchè? Perché dovrebbero combattere Davos e Mance Ryder? Anche Mance è uno tranquillo, capirebbe al volo che Davos è un tipo a posto e cercherebbe di mediare, di spiegargli tutta la sua visione del mondo.
Pier: Sì, e se Davos scopre gli uomini liberi ci va sotto, diventa un megahippie alla John Lennon. Come minimo, con un gesto rivoluzionario, inventa il pacifismo a Westeros.
Simone: E poi passa un Clegane qualsiasi e lo stritola.
Pier: Forse sì.
Simone: Alla fine, nell’altro turno avevamo Tyrion e Barristan, ora Davos e Mance, ci sta capitando solo gente di buon senso. Se dovessi giudicare Westeros da questi quattro, quasi mi ci trasferirei.
Pier: Facciamo così: Davos è lì per convincere Mance a sottomettersi a Stannis, perché Stannis è il vero Re. Però Mance gli spiega che non per forza gli uomini devono essere sottomessi a un Re, che esiste la possibilità di un mondo diverso eccetera eccetera. Davos si prende benissimo, e a quel punto nessuno dei due vuole uccidere l’altro. Si piacciono molto, berrebbero volentieri una grappa insieme.
Simone: Però uno dei due deve morire comunque. È la dura legge di Prismo.
Pier: Allora Davos fa un discorso semplice ma emozionantissimo in cui capiamo che sta per suicidarsi, perché è più importante che sopravvivano Mance e la sua missione, rispetto a lui e la sua piccola vita.
Simone: Ma Mance si butta contro Davos, cerca di fermarlo, i due lottano avvinghiati, e solo Mance si rialza. Davos è a terra, morto. Tutti si allontanano e tadà, vediamo che Davos è ancora vivo: con qualche trucco bruto, tipo un veleno, Mance ha finto di ucciderlo.
Pier: Non visto dai notai di Prismo, Davos fugge e salpa verso le Isole dell’Estate, dove cambia nome, apre un baretto, incontra una donna buonissima e bellissima, fa cinque figli e vive felice il resto dei suoi giorni.
Ned Stark (15) v Stannis Baratheon (1)
di Pietro Minto e Nicolò Porcelluzzi
Pietro Minto: Se ben ricordo, all’inizio di Game of Thrones un tale torna al villaggio dopo aver visto dei mostri e Ned Stark gli dice “probabilmente hai ragione e in tal caso saremmo nella merda. Ciò nonostante, trovo offensiva l’idea che tu abbia una testa”. “Fanculo Ned Stark”, direi quindi in un contesto normale. Il punto è che Ned – che, spoiler alert, verrà presto liberato dal peso della sua testa – è un orsetto mieloso per gli standard di Westeros. Ha la faccia severa e saggia, una famiglia disfunzionale al punto giusto ma in via d’estinzione e, appunto, muore all’apice della sua carriera, risparmiandoci le possibili vaccate che avrebbe potuto fare. È inoltre un padre “ok”, cosa che Stannis Baratheon DECISAMENTE NON È. Stannis è una persona orribile, una crisi di mezz’età con l’armatura leggera: patetico, vigliacco, due grammi di sentimenti in 80 chili di uomo. Quando fa quella cosa – non serve che ti dica quale cosa – prova pure a mostrare del rimorso nella sua faccia da tolla, e lo fa invano, cosa che lo rende un pusillanime malvagio (il peggior tipo di pusillanime).
Sono contento che sia morto. O che stia per morire. (Lo dico senza sapere cosa gli sia successo visto che devo ancora cominciare la nuova stagione. Ma lo dico anche perché GoT è la versione infernale del gatto di Schrödinger: in qualunque momento qualsiasi personaggio potrebbe essere morto oppure occupato a uccidere qualcuno.)
Concludo il mio j’accuse contro Stannis citando Renato Pozzetto: “Basta con la violenza negli stadi”. Forza Ned.
Nicolò Porcelluzzi: Mi trovi perfettamente d’accordo. One doesn’t simply live through Game of Thrones. Ned incarna la forma patriarcale pre-boom economico: severo ma giusto. Non capisce a che cosa servano tutti questi vinili e jeans a zampa d’elefante, ma si preoccupa per la sua famiglia e assicura ai suoi figli una formazione sana per prepararli alla vita. Nella sua vita ha lottato, ha visto in faccia la morte e conosce il prezzo della libertà. Stannis in confronto è un baby boomer, diviso tra carriera e amanti spergolate; rinchiude la figlia in una segreta, lasciandola crogiolare nei libri, quelle perdite di tempo raccolte tra due copertine, gadget perfetti per millennial illusi. Se GOT fosse ambientato nel 2016, Stannis indosserebbe un paio di occhiali da vista con le stanghette colorate, così, per svecchiare. Il padre degli Stark è la risposta di cui ha bisogno la nuova generazione: Game of Thrones ci ricorda che di certe domande, per quanto giuste, la vita se ne sbatte.
Brann + Hodor (7) v Ramsay Bolton (9)
di Federico Bernocchi e Timothy Small
Federico Bernocchi: Ho appena visto la seconda puntata della sesta stagione e sono sconvolto da quanto sia cresciuto Brann. Sei anni fa era uno dei Goonies, adesso sembra uno della Dark Polo Gang. Tutto cambia, tutto si trasforma, resta una sola certezza: la sua storia è una di quelle che mi interessa meno. Con tutte quelle fregnacce tipo il corvo a tre occhi e – soprattutto – quella specie di creaturina a istrice fuoriuscita da una prova costumi andata male di Cabal, che dice cose sagge appollaiata su un sasso manco fossimo in un film di Burton. Hodor? Hodor! (che tradotto vuol dire: “Ma quello è Max Von Sydow?” Certo, ha recitato in Non Ho Sonno di Argento, ti pare si faccia dei problemi a stare nascosto in un alberello a fare il Mago Otelma!”. Mentre una delle cose che più mi piace di GoT è proprio la cattiveria senza senso di Ramsay.
Timothy Small: Ciao Fede, io sono il tuo amico Tim e siamo completamente in disaccordo.
Federico: Una volta ho sfogliato (di nascosto, senza farmi vedere da nessuno per non fare brutta figura coi miei amici che scrivono di televisione) un libro de Il Trono di Spade. Nell’introduzione Martin ringraziava un po’ di persone e poi “il mio amico Gianni per avermi suggerito di mettere i draghi”. La cosa che mi piace di questo mondo fantasy è che ci sono poche cose fantasy. Quando compaiono cose come il corvo a tre occhi o la tipa di Cabal, mi annoio un po’. Mentre se vedo uno che passa la vita a torturare gente perché può in quanto “è bello essere (il figlio del) Re”, mi diverto.
Timothy: Invece a me piace Bran proprio perché rappresenta quel poco di magia, in Game of Thrones, che non è assolutamente fuffa, cioè quella del Nord, perché quella del Sud—dalla stregona che partorisce mostri di fumo ai draghi e i finti marocchini—a me annoia moltissimo. Invece Bran, i lupi, i giganti, lo Yorkshire, insomma, mi piace moltissimo. E poi ripeto, questo è uno scontro sul chi vincerebbe tra i due, non si chi ti sta più simpatico a te e alla tua mente malata. E Ramsay Bolton per ora ha dimostrato di essere bravo a menare la gente solo quando questa gente è legata a un letto. Mentre vorrei ricordare a tutti la meravigliosa scena in cui Bran entra nella testa di Hodor e ammazza otto persone fracassandogli la testa l’una contro l’altra come se fossero delle noccioline. Inoltre Bran può anche controllare tutti gli animali, che siano orsi o metalupi. Francamente, Bolton lo vedo spacciato. Ragione per la quale io e Cesare abbiamo deciso di usare qui il nostro DIRITTO DI VETO.
Insomma: COLPO DI SCENA! PASSANO B&H. Benson & Hedges.
Federico: Amici delle Guardie.
Timothy: Ancora meglio: siamo proprio noi, le Guardie.
Melisandre (12) v Robb Stark (4)
di Chiara Bardelli Nonino e Costanzo Colombo Reiser
Chiara Bardelli Nonino: Avanti, ammettiamolo, l’avete votata tutti solo perché è bella. Vi sta bene che diventa un’orrida vecchia appena si leva la collana.
Costanzo Colombo Reiser: Diciamo che la bellezza c’entra, in qualche modo: Melisandre infatti vale solo in quanto strega, mi pare ovvio, ma al netto di questa sottile distinzione c’è da dire che quando fa uscire quella schifezza nera dal suo corpo per uccidere Renly si dimostra più efficace di qualsiasi armata. Poi non ho capito se ha i mostri on demand, in generale, però già così fa brutto. In più, almeno fino alla S06E02 è di fatto una fanatica che non teme la morte, il che le dà una marcia in più. Lo Starkino, invece, non so… non mi sembra una pippa a combattere, per carità, ma gli manca quel OOOOMPH! per farmi dire “apperò, lui sì!”.
Chiara: Beh, Robb fino al Red Wedding stava stravincendo tutte le battaglie quindi proprio una pippa non direi. Sinceramente se la rossa non ha vicino reali a cui applicare sanguisughe o con cui accoppiarsi non mi sembra riesca a fare granché. Abbiamo tutti visto la meravigliosa fine di Stannis – e ovviamente (ATTENZIONE SPOILEEEER!) la resurrezione di Jon Snow non è opera sua, è tutta una roba di trasmigrazione temporanea nel metalupo. Quindi se dovessimo immaginarci un death match tra i due in un ambiente neutro è palese che vinca Robb. Anche se devo dire che con l’inettitudine totale dimostrata da Robb nei confronti dell’altro sesso e della realpolitik sposandosi la bella infermiera e facendo incazzare mezza house Frey, se Melisandre gli mostra le sue meravigliose tette giovani potrebbe creare un diversivo fatale.
Costanzo: Merito suo o no: è una negromante, mica una farmacista. Comunque si, lui è un guerriero puro, ma a parte che perfino Conan andava in para con la stregoneria – e Conan come sai è il CAPO dei guerrieri invincibili – diciamo che è come se oggi un pugile attaccasse briga con uno armato di pistola. Nelle immortali parole di Big L: “Fuck karate, Big L practice Gun Fu”.
Chiara: Si, probabilmente uno scontro Robb – Melisandre sarebbe come quella scena di Indiana Jones. Alla fine devo ammettere di essermi sbagliata. Avevo immaginato le doti di combattimento in astratto pensando a un risultato per comparazione quantitativa, ma alla fine Robb è troppo stupido per vincere, e Melisandre è troppo furba: nel concreto lo secca in un minuto – probabilmente barando orribilmente, ma tant’è.
Costanzo: Sì, Robb porello e tutto, ma era proprio ciula, paragonato a lui pure Hodor pare Hawking. Concluderei con: LE ZINNE VINCONO SUL FERRO, anche perché è un messaggio d’amore e di pace sempre attuale.
Jon Snow (13) v Samwell Tarly (3)
di Daniele Manusia e Emma Verdet
Daniele Manusia: Scontro crudele, non solo perché sono due amici ma anche perché Jon Snow è forte e Sam un ciccione. Hanno votato tutti, te compresa, per Jon. Solo io e altri due partecipanti abbiamo votato per Sam. Ma uno dei due ha votato scrivendo LOL, quindi forse non era serio sulle possibilità di Sam di vincere. A me piace Sam come personaggio, è l’unico che legge, oltre alla bambina messa al rogo come sacrificio agli dei alla fine della scorsa stagione.
Emma Verdet: Be’ la sua unica possibilità è che Jon si rifiuti di ucciderlo per amicizia.
Daniele: Infatti questa era la mia teoria. Diciamo che nessuno dei due vorrebbe uccidere l’altro, ma Jon è buono fino al midollo. Quel pervertito di Martin lo ha fatto anche vergine per farlo il più puro possibile. Jon è un sentimentalista,mio nonno lo avrebbe chiamato “bambacione” o “torso di broccolo”. Sam magari dai libri che ha letto un po’ di Spirito della Storia in cui vive lo ha assorbito.
Emma: Oppure Jon potrebbe anche uccidersi per non uccidere Sam. Tanto poi (ATTENZIONE: SPOILEEEER!) lo risvegliano con la magia.
Daniele: Ah ah. Oppure possiamo immaginare uno scenario per cui restino chiusi in una stanza senza mangiare finché uno dei due non uccide l’altro e alla fine Sam ha fame. Oppure, possiamo immaginare che c’entri in qualche modo Gilly o il bambino, che Sam debba uccidere Jon per salvare Gilly e il bambino e magari lo fa…
Emma: Sì… ma in questo gioco vince Jon. Diciamo che, peut-etre, vince senza volerlo? Magari vince perché Sam è comunque troppo debole… Jon vorrebbe farlo vincere ma Sam non ci riesce lo stesso.
Daniele: Dici che Jon potrebbe capire che è l’eroe della serie e si assume la sua responsabilità di andare avanti nel torneo?
Emma: No, Jon è uno modesto. Magari è Sam che vuole farlo vincere. Perché Sam si rende conto che Jon è l’eroe e deve andare avanti.
Daniele: Un po’ troppo cattolica come idea. Preferisco pensare che Sam in biblioteca leggesse Cioran e Caraco e abbia deciso di sottrarsi alla lotta per la vita. E se (ATTENZIONE: SPOILEEEER!) quell’anima candida di Jon si risveglia cattivo?
Emma: Eh magari da zombie non ha più sentimenti, ha dimenticato pure chi sono i suoi amici…
Daniele: Saresti delusa se Jon si risvegliasse cattivo?
Emma: No, sarebbe un personaggio nuovo. Jon è un po’ scontato. È sempre molto buono. Mi mancherebbe, ma sarebbe una novità….
Daniele: E Gilly come finisce? Mangiata da un branco di canguri carnivori venuti dal nord?
Emma: Sì, lei fa una brutta fine. O magari Jon la mantiene.
Daniele: Tipo i mafiosi?
Emma: Sì.
Tormund (11) vs Jeor Mormont (5)
di Laura Grossi e Dario Vismara
[Appena dopo la pubblicazione del primo pezzo]
Laura Grossi: Ma sai che c’ho preso gusto? Ne voglio scrivere ancora altri, non pensavo portasse via cosi poco tempo.
Dario Vismara: Sei andata in astinenza da Coppa Del Mondo Delle Mazzate Di Westeros? Con il culo che abbiamo ci arriverà Tormund vs Jeor Mormont, aka l’accoppiamento più inutile di sempre.
[Due settimane dopo arriva la mail]
Dario: A me questo scontro mette già tristezza.
Laura: Ahahahahhahah! A me non tanto, perché Tormund mi fa sangue: è un misto tra un vichingo e un uomo di Neanderthal.
Dario: Ma come fa sangue? È di una bruttezza irreale!
Laura: Tormund Veleno dei Giganti ha quella barba incolta e quello sguardo folle che boh. Ha un non so che di fico. È il perfetto mix tra un vichingo e un metallaro.
Dario: Possiamo almeno dire che è totalmente irrealistico avere una barba così ben tenuta al nord della Barriera?
Laura: Ma secondo me la usa come Marge Simpson usa i suoi capelli: ci infila dentro asce, pietre focaie e strumenti di tortura per i nemici.
Dario: Può essere una spiegazione in effetti. Comunque, vogliamo concedere a Jeor qualche speranza per via di Lungo Artiglio? Oppure il fatto che sia un Venerabile Vecchiodimmerda™ lo squalifica come per Robert Baratheon?
Laura: Mmh, quoto il Vecchiodimmerda. E ha pure un figlio zerbino. E poi Tormund si fa la barba ogni mattina con il suo pugnale preferito, sai a quante infezioni da taglietto post-rasatura sarà sopravvissuto? Ti scappa la mano ed è un attimo che ti fezzi la giugulare!
Dario: Quindi Tormund ammazza Jeor mentre si fa la barba? O Jeor tenta di sorprendere Tormund mentre si fa la barba e Tormund lo accoltella con nonchalance?
Laura: Jeor cerca di ammazzare Tormund con Lungo Artiglio ma il peso della spada fa ribaltare il vecchio che cade da una rupe. E muore. E Tormund gli urla “HARRR!” e continua a farsi la barba.
Dario: Aspetta, quindi Tormund si stava facendo la barba vicino a una rupe? Mi sembra pericoloso perfino per lui.
Laura: Ma l’hai visto in faccia Tormund? Ti sembra particolarmente sodo di melone? Occhio bovino perennemente dilatato, sopracciglia alzate, ghigno malefico, barba incolta. Se fosse un uomo di oggi lo vedrei bene in un pub inglese a festeggiare per la vittoria del Leicester spaccandosi bicchieri da birra in testa. Tu no?
Dario: Tormund va bene per qualsiasi contesto in cui non sia costretto a dire parole di senso compiuto e possa solo grugnire. Voglio dire, aveva fatto fatica anche a capire che Jon Snow voleva dargli una mano e salvargli la cazzo di vita a lui e a tutta la sua gente.
Laura: Tra uno che grugnisce e uno che non sa niente, che conversazione vuoi che ne esca? (ATTENZIONE: SPOILEEEER!) Jon Snow non sa manco come rimanere morto.
Brienne di Tarth (15) v Benjen Stark (1)
di Cesare Alemanni v Elena Xausa
Cesare Alemanni: Scommetto che il 70% degli spettatori manco si ricorda più la faccia di Benjen Stark.
Elena Xausa: Eh infatti io non me la ricordo? Com’era fatto scusa?
Cesare: Era fatto così:
Elena: Ah ok adesso me lo ricordo! Era simpatico lui.
Cesare: Più che simpatico pareva molto valoroso e molto buono – ai confini con l’idiozia – un po’ come tutti gli Stark. Talmente valoroso che è andato da solo al di là della Barriera e ovviamente non è più tornato. Da quello che si dice in giro di lui, probabilmente avrebbe anche potuto giocarsela con Brienne ma non possiamo dirlo con certezza visto che non l’abbiamo mai visto combattere.
Elena: E poi Brienne… dai nessuno batte Brienne. Di certo non un comprimario.
[qualche minuto dopo]
Cesare: Attenzione colpo di scena: “gira molto in rete” una teoria secondo cui Benjen sarebbe morto al di là della Barriera trasformandosi in questo tipo qua.
Se venisse confermato, questo fatto cambierebbe tutto facendo del caro vecchio Benjen l’ultimate badass. Ma appunto per ora è una teoria ufficiosa.
Elena: OMG ma c’è un intero sito in stile CHI L’HA VISTO? per “ritrovare” Benjen Stark.
Cesare: Che fatica il 2016.
Arya Stark (16) v Theon Greyjoy (0)
di Erica Scigliuolo e Silvia Galbiati
Erica Scigliuolo: Comunque, per me era chiaro che non ci fosse storia in questo duello. L’evoluzione della libertà femminile formato orfana traumatizzata vince sempre.
Silvia Galbiati: E ora pure cieca. Però non sottovalutiamo le motivazioni tragiche di Theon, che è stato evirato e deve farsi perdonare dalla famiglia che lo ha cresciuto e che lui ha tradito. Ok, però forse l’orfana vince comunque.
Erica: La sua è l’adolescenza peggiore da un po’ di tempo a questa parte, a parte quella di qua sorella che non fa altro che essere stuprata da pazzi maniaci da quattro stagioni.
Silvia: L’unica figura simile a un padre che ha avuto negli ultimi tempi è stato il Mastino. Ripeto, il Mastino. Quello che ha ucciso il suo migliore amico, il macellaio paffutello. Era uno dei nomi della sua “black list” che ripeteva come un’ossessa tutte le notti. E poi se lo è trovato come protettore. Porella. Insomma: ha avuto una quantità di sfighe difficilmente raggiungibile da qualsiasi altro personaggio (forse Theon ci si avvicina), ma è ancora viva e spacca i culi. Il duello era scontato: Arya è una ribelle, Theon un sottomesso. Non poteva andare diversamente.
Erica: Lei in realtà lo libera dalle sofferenze della sua vita, quindi alla fine vincono tutti.
I RISULTATI DEL “VOTO DA CASA”
Chiudiamo il pezzo ricordandovi che su Twitter potete votare i vostri vincitori. Nel primo turno avete mandato avanti gli stessi guerrieri che avevamo scelto noi, con percentuali tutto sommato simili alle nostre (fino al perfetto pareggio tra Barristan Selmy e Tyrion). Chissà se sarà sempre così. Per deciderlo partecipate ai nostri sondaggi seguendo PRISMO su Twitter o l’hashtag #GOTGOAT.
1) Oberyn Martell 74%
Jorah Mormont 26%
2) Jamie Lannister 74%
Loras Tyrell 26%
3) Gregor “La Montagna” Clegane 71%
Dario Naharis 29%
4) Khal Drogo 42%
Bronn 58%
5) Syrio Forel 86%
Grey Worm 14%
6) Barristan Selmy 50%
Tyrion Lannister 50%
7) Sandor “Il Mastino” Clegane 79%
Tywin Lannister 21%
8) Jaquen H’Ghar 82%
Robert Baratheon 18%
La redazione di Prismo vive in una cascina nelle colline tra Busto Arsizio e Varese dove passeggia per i campi ragionando su paradossi filosofici e coltivando marijuana così potente che la puoi fumare solo in un bong costruito dentro la tua mente.