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Il nuovo Star Wars è l'episodio pilota di una nuova serie TV così costosa che la trasmettono al cinema. E tranquilli, sì, ci sono spoiler, ma sono segnalati.

(Ho rivisto Il Risveglio della Forza a distanza di qualche giorno, da solo e in un cinema semideserto alle 15.30. Ero più rilassato, meno oppresso dalle preoccupazioni della trama e più amorevole. Di seguito trovate delle piccole correzioni di rotta segnalate dall’etichetta UPDATE.)

Sei a letto con la tua ragazza: un po’ di preliminari, le cose si scaldano, siete stretti l’uno all’altra, finché al culmine dell’amore lei ti chiede: “Ti è piaciuto?”. Tu ti fermi per un attimo, la guardi negli occhi e le rispondi: “Eh?”. Scrivere questa recensione è un po’ la stessa cosa. Ho visto Il risveglio della Forza poche ore fa quindi non aspettatevi lucidità, oggettività e altre cose del genere, anzi, facciamo che non è una recensione. Uno jedi deve avere profondissimo impegno, serissima mente, però domani.

NOTA BENE: la metafora di cui sopra non implica che il film mi sia piaciuto. Per ora vi sto dicendo che l’ho visto. Ma capisco che se siete qui è per sapere: com’è sto Risveglio della Forza, bello?

Temo di no. Un pochino. Ci sto pensando. Per ora diciamo che è al di sotto delle (mie) aspettative. Ci sono molte cose buone, alcuni problemi e alcune grosse cazzate. Cerco di raccontarvi il più possibile senza svelare elementi della trama a chi non lo ha ancora visto, poi tiriamo una bella SPOILER LINE e affondiamo i denti nei dettagli.

Nei prossimi giorni chi vorrà (presente!) avrà modo di litigare sulle distanze in parsec, sul vibro-tonfa, sulla continuity e altre cose da nerd; si parlerà molto dei mille punti in cui la trama scricchiola, ma per questo c’è tempo. Qui vorrei valutare l’episodio su dei banchi di prova più ampi, che possano interessare lo spettatore occasionale o semplicemente il fan meno interessanto ai tecnicismi. Esistono alcune cose che fanno di Star Wars un classico dell’epica moderna, quindi partiamo da quelle.

carico il video...
Il trailer.

L’avventura scanzonata: Sì
Guerre Stellari, almeno per quanto mi riguarda, è in primo luogo personaggi che battibeccano mentre piovono colpi di blaster, eroi smargiassi di fronte alla morte, azioni spericolate eseguite col sorriso sul labbra, e questo c’è. Non è facile farlo nel 2015 ma mi sembra che Abrams ci sia riuscito, grazie in primo luogo alle sue (note) capacità di casting: i nuovi personaggi (Finn, Rey, Kylo, Poe, BB-8) funzionano tutti, a un livello che eccede le mie aspettative. Per quanto mi riguarda si sono già guadagnati tutti un posto nel pantheon di Star Wars, scavalcando quesi fessi della Prequel Trilogy (a parte l’Obi-Wan di Ewan Mc Gregor). Poe e Finn, Finn e Rey, Rey e BB-8, Kylo contro tutti, gli accoppiamenti sono tutti riusciti e più di ogni altra cosa sono ciò che rende godibile il film. Oh, ogni tanto si ride.

La Forza: No
La Forza è stata risvegliata a dovere? Meh. Il modo in cui il nostro campo di forza mistico preferito viene trattato da Abrams è probabilmente l’errore più grande del film. L’amico ci prova ad ammantare la Forza di mistero, a rigettarla tra le nebbie del passato come aveva fatto Lucas in apertura dell’Original Trilogy, ma la verità è che nel Risveglio la Forza è ridotta a un frullato di talento/magia/superpotere che l’eroe deve sbloccare per poter arrivare tutto intero a fine film. Non c’è crescita, solo un interruttore ON/OFF che ammazza la storia di formazione. E Star Wars è storia di formazione, non scherziamo.

“Una via disperata e istintiva” dirà qualcuno, ma io ho trovato l’atteggiamento di Abrams sciatto e superficiale, come a dire: “Sapete cos’è la Forza, non perdiamo tempo”. Il discorso naturalmente è più complesso di così ma ne parliamo dopo la SPOILER LINE.

La trama dell'Episodio VII è un remix traballante di IV, V e VI, in cui ogni elemento viene riproposto pari pari, specchiato o ruotato di 45°.

La saga familiare: Sì
Star Wars non è Star Wars senza saga familiare – e la saga familiare c’è. Quello che leggerete in tutte le recensioni è che la trama dell’Episodio VII è un remix traballante di IV, V e VI, in cui ogni elemento viene riproposto pari pari, specchiato o ruotato di 45°. Diciamo che non sempre è un male. Appuntamento a dopo la SPOILER LINE.

La musica: No
Una stella in meno al voto in stelle che non darò per le musiche: non pervenute. E le musiche fanno tanto in Star Wars, forse fanno più di tutto. Spero di ricredermi alla prossima visione, ma ho avuto l’impressione che, se da una parte Abrams non ha abusato troppo dei vecchi temi, dall’altra si è dimenticato di presentarne efficacemente di nuovi. A parte alcuni momenti in cui i temi principali riemergevano (e la scena di presentazione di Rey), la maggior parte delle volte che mi sono distratto dall’azione per fare caso alle musiche non ho sentito davvero niente che mi piacesse. In questo Abrams bocciatissimo, dove invece Lucas era riuscito a fare un signor lavoro (una delle cose migliori della PT). Ok, John Williams ha 83 anni, mentre nel 1999 era un aitante 67enne, ma cazzo cazzo cazzo.

UPDATE: Scaricata la colonna sonora e ascoltata più e più (e più) volte, la trovo da 9: ok, non aggiunge molto (il tema di Rey è l’unico del tutto nuovo) e ha ogni tanto quella deriva potteriana del tardo JW, ma nel complesso mi ha dato grandi soddisfazioni. “Sarà Abrams che non l’ha usata bene”, ho pensato, ma poi rivedendo il film una seconda volta più sereno (e senza essere distratto dallo svolgersi degli eventi) l’ho ritrovata traccia per traccia e me la sono goduta. Molte scuse a JW 83enne che resta il migliore.

L’ambientazione: Sì
Mantiene le promesse dei trailer: tanta guerra, tanti rottami, tanti pianeti dall’aria familiare ma non troppo (ci sono almeno due eredi di Yavin). Tante casamatte nella neve, antenne solitarie nel deserto, stanzoni imperiali senza parapetti, il mondo è proprio quello e io personalmente potrei restarci per sempre, per altri cento episodi.

UPDATE: Approfitto dell’aggiornamento per aggiungere un punto extra-lista: questa cosa che Kylo, Rey e Finn sono dei fan di Star Wars è proprio vera (vivono nel mito di chi li ha preceduti, trasecolano quando incontrano i grandi vecchi, sognano di superarli). A una prima visione mi era sembrata solo una caratterizzazione azzeccata, rivedendolo ho avuto l’impressione che sia qualcosa di più, uno dei tessuti connettivi che tiene insieme questa trama sgangherata, derivativa e adorabile (in poche parole vintage).

Una bellissima serie tratta dalla trilogia di Guerre Stellari che utilizza il vecchio cast per legittimarsi e darsi lo slancio.

Chi di episodio ferisce, di episodio perisce
Appena uscito dalla sala, il primo pensiero lucido che ho fatto è stato: “Ho appena visto il pilota di una nuova serie tv talmente costosa che la trasmettono al cinema”. Una bellissima serie tratta dalla trilogia di Guerre Stellari che utilizza il vecchio cast per legittimarsi e darsi lo slancio proprio come faceva la serie di Highlander con Christopher Lambert nel primio episodio (scusate il riferimento attualissimo ma scrivo in fretta).

È stata una sensazione inebriante, se consideriamo che i film della Prequel Trilogy invece ti lasciavano un retrogusto da History Channel. Come quando vedi un documentario su Carlo Magno e pensi: “Ho capito, erano vestiti più o meno così, andavano in guerra più o meno così, ma come ricostruzione è un po’ sfigata, guarda gli attori, guarda i fondali. Potrebbero farci un film!”.

Stavolta no, il Risveglio della Forza è un vero film, ma è un film di un’epoca in cui la televisione sorpassa il cinema e spesso il cinema non sa cosa fare, se non spendere più soldi. Il film che ho visto ieri è un super-episodio pilota e l’ultima scena ne è la dimostrazione perfetta, ma ne parliamo dopo. Prima di tirare la SPOILER LINE, un po’ di conclusioni per tutti.

Conclusioni per tutti
Abrams aveva due obiettivi da centrare con il Risveglio: primo, fare un film che fosse nettamente migliore della Prequel Trilogy (facile) per riparare l’umiliazione del 1999-2002-2005, e c’è riuscito. Secondo, presentare una nuova generazione di eroi (difficile), e c’è riuscito. Il Millennium Falcon è stato rimesso in sesto e a bordo c’è una banda simpatica e carismatica, si può ripartire con i prossimi trecento episodi, finchè la Disney e/o l’Occidente non divoreranno se stessi.

Detto questo, io volevo un film più bello. Volevo uscire dal cinema a testa alta e bullarmi con chiunque dicendo: “Visto? Star Wars è la cosa più bella che c’è, non ci vuole molto”. E non ci voleva molto, bastava evitare due o tre cazzate grosse e avrei pianto, applaudito, tutto quello che avevo voglia di fare. Ma per questo devo scendere nei dettagli, quindi spoiler, quindi dopo. Cosa devo fare, consigliarvelo? Lo sapete da soli se è il vostro genere di film oppure no. Vi piacciono i piloti spericolati? Andate. Vi piacciono le storie che filano? Statevene a casa.

Quando sono uscito dalla sala sono rimasto zitto per un po’, mentre gli altri parlavano, fino a quando non ho riacceso il cellulare e ho trovato un messaggio di mia madre: “Visto? Com’è?”. Mia madre che nel 1983 mi ha portato al cinema a vedere Il Ritorno dello Jedi, che mi ha raccontato la storia di Obi-Wan e di Anakin per farmi addormentare, che mi ha insegnato più o meno tutte le cose importanti che ci sono da sapere su Star Wars. Cosa dovevo risponderle? Le ho detto che è superficiale e tamarro e che non le sarebbe piaciuto. Poi quando tornerò a casa e andremo a vederlo insieme, le chiederò cosa ne pensa. E poi deciderò se mi è piaciuto.

Ma che fa, questo, la butta sul patetico? Passiamo alle cose serie, maledetti nerd, tiriamo la SPOILER LINE.

Luke e Rey
Partiamo dalla fine, dall’ultimo movimento con cui Abrams orbita intorno a Rey e Luke. È una scelta coraggiosa, perché i film di Star Wars si chiudono sempre con dei quadretti di personaggi schierati, frontalmente o di spalle e non con quella (bellissima) ripresa aerea.

È una scelta coraggiosa, che apprezzo, e che ci dice tutto su cosa abbiamo visto: il pilota di una gigantesca, fighissima, serie tv. È un finale di stagione, sarebbe stato il perfetto finale di una stagione di Lost in cui Kate, arrivata finalmente sul cucuzzolo al centro dell’isola, incontra per la prima volta Jacob.

È esattamente quello che è successo con Star Trek (guardate il nuovo trailer uscito qualche giorno fa). È un problema? Per niente, anzi. È l’intrattenimento popolare che trova le vie migliori per esprimersi. O forse è un fan che pur di non ritrovarsi con l’ennesima (inevitabile) delusione preferisce abbassare il tiro una volta per tutte? 50 e 50. Per quanto riguarda i famosi banchi di prova:

L’avventura Scanzonata
Le disavventure di Rey su Jakku, la fuga di Finn e Poe e specialmente la fuga di Rey e Finn sul Falcon, quella roba è oro. È puro Star Wars eseguito bene, con cui Abrams dimostra di essere un imitatore di Lucas molto più bravo di Lucas stesso. Anche il modo in cui il Falcon salta fuori un po’ dal nulla non mi turba neanche un po’ se è nel mezzo di una scena d’azione scritta, coreografata e girata bene. Morale della favola, quando l’avventura è eseguita bene, la trama può prendersi tante libertà (che poi è il motto di famiglia degli Abrams).

La forza è ridotta a 'Resident Superpower', mentre i vecchi film (perfino la Prequel Trilogy) ci avevano abituati a un livello di complessità maggiore.

La Forza
Molto male. Penso al momento in cui Kylo dice a Rey (cito a memoria): “Lascia che ti mostri il Lato Oscuro della Forza” e lei si illumina: “La Forza!”, come se il problema fosse ricordarsi di avere ancora un fagiolo magico in tasca. Come dicevo sopra, la forza è ridotta a “Resident Superpower”, mentre i vecchi film (perfino la Prequel Trilogy) ci avevano abituati a un livello di complessità maggiore.

Unica e piacevolissima eccezione, lo scontro di volontà tra Rey e Kylo, quando lui prova ad estrarle le informazioni con il controllo mentale. La scena è bella, girata in modo semplice ma efficace, e ha un pregio fondamentale: raccontare un mondo in cui i maestri sono spariti, e sono le avversità che ci fanno scoprire il nostro potenziale. In un certo senso è Kylo il primo maestro di Rey, e un ottimo maestro: dopo averlo incontrato, alla giovane scavenger bastano poche ore per arrampicarsi in cima alla catena alimentare e diventare il personaggio più potente del film (ologrammi ed eremiti esclusi).

La saga familiare
Adesso possiamo parlare. A me la storia di Han che deve redimere il figlio è piaciuta. Non ha la forza di Luke che deve andare a riprendersi il padre, per la semplice ragione che di Kylo Ren non sappiamo ancora niente mentre Darth Vader era ufficialmente the ultimate badass. Ma ciò nonostante l’ho trovata un’ottima variazione sul tema, che spicca perfino in un film composto al 97% di variazioni sul tema.

La musica
Niente da aggiungere, solo tristezza. Domani (18 dicembre) esce la colonna sonora e vediamo se un ascolto dedicato ci offre ulteriori informazioni. UPDATE: Come detto poco sopra, la colonna sonora è uscita, è una bombazza, fatevi questo viaggetto mentre finite di leggere.

L’ambientazione
Scendendo nello specifico, tutto ok tranne: il tempio sconsacrato trasformato in ristorante bio pieno di alieni hipster (anche Han Solo, checché voglia far credere, si è imborghesito). Sarà anche che è qui che si ambienta la scena più moscia del film, un improvviso dialogo intorno al tavolo che quasi puzza di Prequel Trilogy. E lo scrigno di Mirabilandia in cui Rey trova la spada laser. Incomprensibile.

Ma stiamo scadendo nei tecnicismi quindi tanto vale passare a un elenco veloce di cose che e cose che 😞, e salutarci.

☺ e 😞
Harrison Ford, miracolosamente, recita. È molto più credibile che nell’infame Teschio di cristallo, pur avendo una decina di anni e un incidente aereo in più. A maggior ragione se poi deve morire, è bello vederlo andar via con stile.

I tre secondi prima della morte di Han Solo, quando Kylo gli dà la spada e non gliela dà. Lì quanto sarebbe stato meglio se lo avesse infilzato dritto per dritto? Tanto si sapeva, dai. 😞

La fuga di Finn e Poe + i due tie che inseguono il Falcon su Jakku: molto molto belli. Puro Star Wars con tutta la potenza aggiunta delle nuove risorse cinematografiche. Io lì ho sperato nel miracolo.

Va bene ammiccare, va bene remixare, ma non mi avrebbe fatto schifo un piano un po’ diverso per distruggere la Starkiller base. Anche Halo ha più varietà di scenari. 😞

UPDATE:
Ho capito cosa mi infastidisce della missione finale: che il salvataggio di Rey e la redenzione di Kylo sarebbero bastati a far tornare Finn e Han sulla Starkiller base, quindi il vecchio schema “scendi a terra e fai saltare il generatore degli scudi” non era indispensabile.😞

UPDATE:
Nel finalissimo Poe Dameron entra e sparacchia a tutto quello che trova attraverso una breccia aperta dagli esplosivi di Chewbacca. Piccolo upgrade rispetto allo schema classico degli Episodi IV e VI.☺

UPDATE:
Non avevo notato che sul tetto del ristorante bio c’è la statua di Maz Kanata, la tipa con gli occhiali che lo gestisce da 1000 anni. Una bella idea, ma non basta a scrollarle di dosso il nome di “Orange Yoda”, ovvero la primissima cosa che ti viene in mente.😞

La prima apparizione del Supreme Leader Snoke, con il gioco sulla dimensioni: bella e memorabile.

Abrams non sa cos’è il viaggio. Punto. Ogni distanza nella galassia è annullata. Ogni pianeta si trova nel cortile del successivo. L’iperspazio è una specie di autogrill in cui aspettare gli appuntamenti. 😞

Premesso che Han Solo non si sostuisce, Finn svolge quella parte lì con onore: fa ridere (è un attore comico, se non sbaglio) ed è bello vederlo ogni volta correre al salvataggio di una Rey che non ha assolutamente bisogno di essere salvata, anzi.

Tutta sta storia del Primo Ordine, della Repubblica e della Resistenza è raccontata davvero male. La verità è che è solo una brutta pezza per poter riutilizzare invariato il mood della Original Trilogy.

Ferimenti e svenimenti sempre al momento giusto: Chewie si fa male per permettere a Rey di esordire come copilota, Rey sviene per permettere a Finn di pasticciare un po’ con la spada laser, Finn viene ferito per permettere a Rey di andare da sola alla ricerca di Luke. Ma non stiamo a parlare di trama altrimenti sto film ci crolla in mano. 😞

I respiri: i personaggi respirano un sacco. Buttano fuori aria, la trattengono, molti momenti di tensione sono marcati così e mi è piaciuto molto.

Scenario politico a cazzo: diciamolo, tutta sta storia del Primo Ordine, della Repubblica e della Resistenza è raccontata davvero male. Poi in otto al pub con le birre davanti siamo anche riusciti a sbrogliarla, ma la verità è che è solo una brutta pezza per poter riutilizzare invariato il mood della Original Trilogy: Manipolo di Eroi vs Schiere di Infami (che se stai facendo un film epico ti torna utile). Però Star Wars sul piano del background politico è sempre stato molto più preciso e allo stesso tempo più evocativo. 😞

Kylo Ren è un bel villain. Tutto da costruire, a partire dalla sua spada sfrigolante, ma con molte potenzialità. La sua natura di fascio di nervi pronto a esplodere lo rende umano e pericoloso senza rinunciare all’epica. E la guardia di energia alla fine è utile. 

Capitano Phasma e la sua inutilità: da due ordini che nessuno esegue e poi si fa stendere da Chewbacca senza opporre resistenza. Sogno un DVD con scene in più con una bella scazzottata Phasma/Chewie in stile Brienne/Mastino. 😞

UPDATE: A una seconda visione mi sono reso conto che il primo tempo del film non solo è divertente, ma non è neanche così sgangherato come sembrava a caldo (diciamo che si vede Lawrence Kasdan). I problemi veri iniziano con il ritrovamento della spada di Luke nello scrigno dei pirati e finiscono con il vulnus di cui sotto, che ora odio più di Jar Jar Binks.

Per quanto mi riguarda IL FILM AFFONDA a pochi minuti dalla fine, quando il Falcon atterra dopo la missione, Leia si presenta sulla pista d’atterraggio, Chewbacca scende dalla rampa del Falcon e le passa accanto, mentre Leia guarda fisso Rey, capisce cos’è successo e la abbraccia. Ma stiamo scherzando? Lo sappiamo chi sono questi personaggi? Nel momento in cui ho capito che Leia non avrebbe abbracciato Chewie per primo mi si è spezzato qualcosa dentro. È un dettaglio? Non credo. Se fai un film con amore, non fai un cazzata del genere. Speriamo in un director’s cut, ma intanto: 😞 e ancora 😞😞😞

Nel non-dialogo finale tra Rey e Luke c’è tutto l’heavy-meta di Abrams al suo meglio. A nome del mondo, Abrams va a cercare Mark Hamill nel suo eremitaggio fatto di doppiaggi e camei e gli dice: scusaci se ti abbiamo lasciato qui per trent’anni, sei uno stramaledettissimo mito e ti rivogliamo indietro. E Mark si toglie il cappuccio (rigorosamente con due mani) e non risponde. BAM. Ci vediamo nel 2017.

Simone Laudiero
Simone Laudiero scrive romanzi per ragazzi e sceneggiature per la tv e per il web con La Buoncostume.

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