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Oggi esce al cinema X-Men: Apocalisse. Noi l'abbiamo fatto vedere ai nostri fantastici quattro esperti di cinema, e poi li abbiamo fatti discutere.

Ciao. Noi siamo Carlo, Fabrizio, Pier e Simone (aka La Buoncostume), abbiamo visto X-Men: Apocalisse e ne abbiamo discusso davanti a un caffè.

Coordinate minime: X-Men è una saga a fumetti pubblicata per la prima volta nel 1963 da Stan Lee e Jack Kirby. X-Men: Apocalisse è il nono film della saga cinematografica iniziata nel 2000 e potete godervelo senza problemi anche se è il primo che vedete. Se invece volete arrivare preparati, guardatevi prima X-Men: L’inizio (2011) e X-Men: Giorni di un futuro passato (2014). Apocalisse è la chiusura di questa trilogia nella nonalogia.

L’articolo è diviso in due parti, la prima senza spoiler (o con spoiler minimi, roba che si vede nel trailer), la seconda piena zeppa di spoiler. Le due parti sono divise dalla comoda LINEA DELLO SPOILER. Abbiamo visto il film in lingua originale, ma abbiamo letto i fumetti in italiano, quindi citeremo nomi di personaggi e battute nella lingua che ci va, così, per generare confusione.

X-Men: Apocalisse racconta la storia di Apocalisse, il primo mutante della storia nonché il tizio tesissimo nella foto qui sopra. Dopo aver dormito per cinquemila anni Apocalisse si risveglia nel 1983 e decide di riprendere il controllo della Terra. Dei giovani X-Men tenteranno di fermarlo.

ROMPIAMO IL GHIACCIO
Carlo: Rompo il ghiaccio? Mi è piaciuto.

Fabrizio: Anche a me. Ci aggiungo molto.

Pier: Idem. Un paio di cose così così, per il resto batte nettamente Civil War.

C: Sì, gli Avengers fanno dei gran segoni alla mitologia degli X-Men.

F: D’accordissimo. L’amicizia/antagonismo tra Xavier e Magneto getta le fondamenta, e tutto il resto poggia solidamente su questa gran figata.

Simone: Io ho dormito un po’.

C: Ah.

P: Dicci di più.

Dicevamo, gli anni 80 (1989).

X-MEN v AVENGERS v BATMAN v SUPERMAN v U2
S: A parte che andando al cinema subito dopo pranzo ci sta quel momento di abbiocco, mettiamola così: mi danno fastidio questi film in cui per un’ora devi aspettare che tutti i pezzi vengano messi sul tavolo, mentre si arriva al secondo tempo in cui succedono le cose fighe che hai visto nel trailer. I primi quindici minuti funzionano, poi comincia tutta una fase in cui non si capisce bene cosa stiano facendo i personaggi, se non organizzare il finale.

P: Con “questi film” intendi più o meno tutti i Marvel?

S: Più o meno. Poi okay, non vale per il primo Iron Man, il primo Avengers, Ant-Man, Guardiani della Galassia…

C: Guardiani della Galassia aveva dei personaggi mitici, ma i cattivi erano davvero scarsi.

S: Sì, ma almeno è un film. Questo X-Men e Age of Ultron sembrano grossi telefilm con molti soldi. La qualità del mio coinvolgimento è zero. Tutta la prima parte, c’erano quelle scene ma potevano essercene altre. Civil War stessa cosa ma peggio.

C: Ma scusate Civil War fa così schifo? Non l’ho ancora visto.

P: Eh, ha tre quarti d’ora d’azione stratosferici – molto meglio di X-Men –, più Spider Man, che valgono il cinema. Tutto il resto tanta noia.

S: Per dire: Batman v Superman, per quanto fosse un delirio in cui bestemmiavi ogni cinque minuti, aveva delle immagini che ti facevano drizzare sulla sedia. I film degli X-Men non hanno carattere. Sono scene, tipo quella dell’albero tagliato, tutte individualmente ben fatte, che stanno bene in qualsiasi film di supereroi. Esagero ma, per capirci, se esco da un film di Thor, almeno ho visto un film di Thor. Gli X-Men sono come un concerto degli U2, hai visto uno spettacolo ben costruito ma preferisco tutta la vita un concerto con un sound più sporco, personale.

C: Secondo me c’entra anche la recitazione. Se togli Fassbender e Jennifer Lawrence, che in pratica recitano nella parte di loro stessi, e McAvoy che comunque è un frè, gli altri sono dei modelli bravi a recitare. E quindi complimenti, ma quando devi fare una scena di sacrificio, di perdita, ti manca qualcosa. Un’interpretazione più matura ti dà anche quel sound più autentico e meno patinato.

S: Jean Grey che parla come Sansa Stark non è commentabile. Il casting è durato il tempo necessario a dire: “È rossa e tutti i nerd la conoscono”. “E la amano!”. “Diciamo che la compatiscono”.

P: Il discorso dell’assenza di identità lo capisco, in X-Men sento la personalità quando vedo i giovani emozionati, spaventati, i discorsi sull’educazione, la scuola…

F: Sì, per me il tema forte degli X-Men, che gli altri non hanno, è il dialogo tra le generazioni, da Auschwitz alla cameretta di Quicksilver.

C: L’idea di mettere gli X-Men prima negli anni Settanta, poi negli anni Ottanta, molto figo.

P: Il prossimo sarà nei Novanta?

S: Così Jennifer Lawrence potrà cambiare ancora taglio di capelli.

F: A me piace che X-Men sia leggero ma non in quel modo “Ah siamo la Marvel, facciamo una cazzonata dietro l’altra perché non ci prendiamo sul serio”, e allo stesso tempo ha molti temi belli ma senza la pesantezza gratuita della DC. BvS mi è piaciuto, ma ha cercato di imitare la trilogia dei fratelli Nolan senza averne la profondità. BvS è un film che ti fa credere che sta parlando di qualcosa di profondo ma in realtà è una uber paraculata: i temi son pochi e superficiali e le metafore te le evidenzia con le frecce al neon. Invece negli X-Men ci sono temi interessanti, trattati sottopelle e con leggerezza, ma che arrivano bene.

S: Ma infatti il paradosso è che considero X-Men un film migliore, ma sono più felice di andare a vedere BvS. È come uscire a bere con uno stronzo con cui non sei d’accordo su niente, ti incazzi ma almeno torni a casa con dell’energia.

P: Mi sa che l’assenza di personalità è un problema di queste saghe enormi. Ogni film è allo stesso tempo di transizione ma deve avere una gravitas pazzesca, e questo è un controsenso, finiscono spesso per essere mezzi film con il freno a mano tirato e cento personaggi da gestire, devono essere per forza tutti uniformati. Vediamo come finiranno questi cicli, se finiranno. Se gli Infinity Wars degli Avengers fossero davvero film di chiusura potrebbero essere potentissimi, se invece sono chiusure che sono anche riaperture per la Fase 4 allora okay, sono gigantesche serie con episodi più o meno divertenti. Quindi yeah come esperienza sull’arco del decennio, ma spesso meh come esperienza dei singoli film.

S: Poi, per carità, il finale di questo X-Men mi è piaciuto, aveva la stessa forma “concentriamo tutti i raggi su quello!” del finale di Avengers 2, solo che in Avengers 2 faceva schifo, invece qui era emozionante.

F: Sì, ognuno contribuiva in una maniera abbastanza unica e peculiare, c’era un’idea di combattimento originale…

S: Erano distribuiti su tutte le frequenze. Invece gli Avengers sembrano quei gruppi rock con quattro chitarre.

C: Massimo rispetto per Hulk, però è vero: gli Avengers fanno tutti la stessa cosa, picchiano forte. Invece negli X-Men hai Ciclope che spara il raggio, Xavier che controlla la mente, Mystica che cambia forma, Magneto che te lo dico a fare, Bestia che… va beh, al cinema, era imperdibile — blu, tutto peloso, anche se le prende tutto il tempo. E poi c’è Quicksilver, nuovo idolo. Raga: chi più spende meno spende, quanto budget hanno messo nella sua scena?

S: Sì, su Quicksilver mi sono risvegliato.

C: Hanno rifatto la stessa cosa dell’altro film e mi è piaciuta ancora di più. Ci stanno chiaramente investendo, vogliono aprirsi una linea di suoi film, oppure, non lo so, lo fanno solo per tenere il punto con Flash su chi sia l’uomo più veloce del mondo… tipo “Noi Quicksilver lo mettiamo in scena così, voi?” “Ehm, noi abbiamo meno budget, Flash è una serie tv…” “Certo, certo. Quindi qual è l’eroe più veloce e più fico?” “Flash è uno scienziato!” “Il nostro è un giovane Jim Carrey coi poteri.” “…fanculo”.

Prima e seconda generazione

APOCALISSE, DESIGNER
P: Incredibile ma Apocalisse [cioè il villain del film] funzionava.

C: Vocione stupendo, filtri usati bene, facevano metà del lavoro. E Oscar Isaac bravo: recitare il semidio non è proprio facilissimo, devi andare al di là del sesso e delle forme, devi essere maschile e femminile allo stesso tempo, vestire in modo imbarazzante, essere sempre pesissimo ma non terreno…

F: Ogni tanto questi cattivi che parlano sempre in grassetto maiuscolo con tutta questa gravitas mi sembrano grotteschi… Però poi ho pensato a Ultron, il simpatico umorista: e allora gravitas forever.

P: Però Ultron era anche scritto male. Joker è okay.

F: Ma Joker è comunque tragico, struggente, ispirato, incarna il suo archetipo in modo assoluto. Ultron schiacciava le battute, ammiccava…

C: Ultron era un coglione. Ma veramente un coglione. Con un repertorio da brutto stand up. È arrivato sulla Terra e ha sucato, punto. Ma perché?

F: In teoria è un calco della mente di Stark, ma anche chissenefrega.

P: Ho letto un’intervista agli sceneggiatori di Civil War che dicevano qualcosa tipo: ci criticano i villain, il problema è che scriviamo spesso storie di genesi degli eroi o incontri/scontri tra loro, quindi non abbiamo abbastanza minuti per fare un cattivo davvero figo…

C: Sì, detto questo, pure Apocalisse si porta comunque dietro tutta una linea comica involontaria… se ho capito bene il suo obiettivo era rendere il mondo un posto più truzzo, giusto? Lui sgretolava le cose e le ricostruiva più tamarre. Ha cucito lui stesso le armature del suo team con un gusto da stilista gay anni Ottanta, sceglieva i collaboratori perché erano belli e stavano bene insieme. PIÙ FIGA! PIÙ MELTING POT! PIÙ BENETTON!

S: Ha chiaramente messo su un gruppo metal anni Ottanta.

Quella volta che Spock tirò un pugno a Wolverine.

C: L’Angelo era il suo feticcio. Lì proprio si è sfogato. Gli ha tagliato i capelli. Gli ha fatto un tatuaggio in faccia. Perché?! Forse perché Apocalisse è anche tatuatore. Stilista, architetto, designer… è l’art director più zarro dell’universo. Tra l’altro Angelo stava pure meglio con le ali normali.

S: Non vorrei sbagliare ma le nuove ali dovrebbero essere di biometallo, supertaglienti e forse anche senzienti, tipo i tentacoli di Doctor Octopus. Dovrebbero essere molto fighe, ma nel film non lo erano.

C: Xavier molto bene. McAvoy bravo, soprattutto nelle scene comedy.

F: Sì, e quelle servivano, anche perché senza sai che palle di personaggio?

P: In generale, l’equilibrio di toni tra drama e comedy era gestito benissimo.

C: Tutto così: scena mega drama, subito dopo stacco su un giornalista babbo di minchia e funziona, alleggerisce, è tutto sotto controllo.

F: Le scene comedy funzionano perché, prima e dopo, i momenti emozionali entrano tutti. È rarissimo.

P: Tutti tranne uno.

F: Ah giusto. Tutti tranne uno.

Siamo arrivati alla fine della parte senza spoiler. Continuate solo se avete visto il film o se sapete già che non lo vedrete mai (ma allora perché stato leggendo questo sproloquio?). Siete indecisi se vederlo o meno? In breve: ti piacciono i film di supereroi? Vai. Non ti piacciono i film di supereroi? Guarda X-Men: L’inizio e poi ci pensi.

LO SPIEDO DELLA MORTE
F: Okay, sì, i momenti emozionali entrano tutti tranne la freccia. Un principio di economia spinto un po’ troppo in là.

C: Dai, ha fatto filotto, moglie e figlia così…

S: Hai una freccia di legno senza punta di metallo, non hai l’arco completamente teso perché scocchi per sbaglio… e trapassi due persone? Che sono, di burro?

P: E il buon Magneto neanche prova a capire se sono vive, portarle in ospedale…

F: La bambina morta secca ci posso credere, la moglie, in effetti, al massimo è ferita.

P: Tra l’altro sono abbracciate, quindi i cuori non sono uno di fronte all’altro ma sfalsati, la freccia deve fare un botto di strada per trapassarle entrambe.

S: E infatti lui giustamente grida a Dio: ma sei stronzo?

P: Eh, ma in quel caso Dio è lo sceneggiatore.

S: Giusto, forse sta gridando “sei stronzo” allo sceneggiatore.

Si può essere i più strani e allo stesso tempo i più fichi? (Bend it like Kirby).

C: Fassbender grande professionista. Una roba così, recitata da uno meno bravo, ti devasta il film.

S: Per me un po’ l’ha devastato comunque.

F: Siamo d’accordo che la scena è un cock-blocking, ma voi come l’avreste fatta? Dovevano morire entrambe, e non c’è metallo in giro.

C: Come minimo potevano scoccare la freccia apposta, non per sbaglio.

S: Eh ma non puoi uccidere la bambina gratis, negli X-Men il punto è sempre che i “normali” non sono cattivi ma spaventati. La paura diventa odio, e l’odio degli uomini fa sbroccare i mutanti.

P: Infatti la figlia doveva mettere seriamente in pericolo gli uomini, doveva diventare legittima difesa…

S: Sì, magari dai un superpotere più forte alla figlia rispetto a “far agitare i corvi”, in modo che per sbaglio, tipo con un’esplosione, uccide una manciata di poliziotti, e loro a quel punto presi dal panico ci sta che la ammazzino. Magneto non capisce più niente e li fa fuori tutti, poi si gira e vede che la prima esplosione ha ucciso anche la moglie.

C: Hanno tentato la mossa favola: i boschi, gli animaletti, la freccia di legno, i due cuori, volevano una scena alla Grimm… non gli è riuscita.

SNIKT?
C: Altra cosa un po’ scarsa, Wolverine.

S: Per me era pura comicità: quando esce stralunato dalla gabbia ha una faccia, sembrava Wolverine – La sitcom.

C: Hugh Jackman ormai è un cosplayer di Wolverine. Mi aspettavo più fotta.

S: Praticamente non è mai stato lì con loro, l’hanno girato due mesi dopo, in mezza giornata…

C: Si è fatto un bancomat.

Age of Cambiagli il Look.

P: “Hugh, abbiamo preparato tutta una coreografia molto bella…”, “No, no, ragazzi, io ho un’oretta poi ho un musical a Sidney, facciamo che corro e taglio, okay?” “Okay Hugh, corri e taglia…”.

C: Lei che gli toglie il caschetto, poteva pure toglierselo da solo…

F: Dai, l’ha normalizzato, gli ha dato pace, è la favola del leone con la spina. È un classico: scene iconiche dell’immaginario riprodotte usando il materiale di questi mondi mattissimi. Sono storie che hanno migliaia di anni e sono sempre belle, se raccontate bene.

C: Tipo Tyrion e i draghi.

F: Esatto. Tyrion dragontrainer.

S: A me ha disturbato il trio Wolverine/Jean/Ciclope. Wolverine cercherà di fottere la ragazza a Ciclope, e me li fanno vedere così, con Ciclope sedicenne e Wolverine Hugh Jackman. Io ero annichilito, non riuscivo a pensare ad altro.

C: Infatti Ciclope dice “non lo rivedremo mai più”. Se la chiama dritto.

S: A me il frullato di mitologia X-Men dava il mar di mare. Generazioni mescolate, Fenice che si manifesta a caso, Havoc più grande di Ciclope. Questi X-Men sono una cover band degli X-Men che mi sta un po’ antipatica. È una origin story tutta scardinata che però non costruisce una mitologia altrettanto forte. Lo so che sto facendo quello che erano meglio i libri, però erano meglio i libri.

WORKING CLASS HEROES
C: Mutanti nell’Egitto totali. Anche le battute sulla Bibbia, potevano essere terribili, invece sono andate via lisce. Prologhi degli X-Men sempre scintillanti.

S: Anche la primordialità dell’uso dei superpoteri, quelli che accartocciavano, sbattevano in giro, schiacciavano…

C: Non avevano ancora inventato le coreografie. Io sparo raggio da qua mentre tu vai di monologo.

F: Tra l’altro tanto rispetto per i rivoltosi di allora. Col potere delle lance di legno e dell’ingegneria edile vai a combattere delle semidivinità: quello è coraggio.

Age of Apocalypse Blink vs Onslaught.

ALL IS PIÙ O MENO REVEALED
P: Nel finale io mi sono proprio emozionato, brividi vari in almeno due momenti.

S: Quando Magneto fa la X con le sbarre…

C: Ahahahahaha! Che grezzata.

S: Se fosse stata una proiezione normale, senza giornalisti, avrei applaudito.

C: Poteva tirargliele dritte in testa, invece no, voleva fargli vedere il logo della serie.

P: La doppia conversione di Magneto un filo a caso…

F: Ma no, perché? Il discorso di Raven è semplice ma è bello, giusto: tu hai perso moglie e figlia ma non sei da solo. Hai altre persone che ti vogliono bene, una famiglia.

C: Sì, gliel’avevano detto già un po’ tutti.

F: Però se te lo dice Xavier non conta niente, Xavier è l’amico palloso.

C: Invece se te lo dice Jennifer Lawrence, vale.

P: Forse da contratto Fassbender può essere convinto solo da attori di pari livello.

S: Più che altro: che ne vuoi sapere tu Xavier, che non hai mai saputo cosa sia il male?

Andy Kubert 1992 (feat Apocalisse versione fumetti).

P: Altra forzatura classica: Apocalisse che organizzare il transfer con Xavier proprio mentre stanno arrivando gli X-Men. L’ultima volta che si era addormentato per cinque minuti non era andata molto bene, e nel dubbio lo rifà?

S: Vabbè, ma come al solito, lui non è molto in grado di capire le persone, essendo una divinità di diecimila anni, sola e anafettiva, non si aspetta che Magneto lo tradisca.

C: Ma non perdeva comunque?

S: Eh no, perché se combatteva pure lui li seccava uno dopo l’altro.

P: C’era bisogno di una scena senza di lui per far combattere i due team tra loro.

F: Più hai potere più ne vuoi. Apocalisse è a un millimetro dall’avere il potere totale, non ha voglia di aspettare altri venti minuti, lo vuole tutto subito. È un tossico. Poi non è abituato ad avere problemi, quindi perché no? In generale aveva una gran fretta. Si è scelto i primi che ha incontrato, ha beccato Xavier e subito trasfusione…

S: Provaci tu a dormire per cinquemila anni, ti svegli, e non sei più il capo del mondo. Ti vieni una FOMO terribile, vuoi subito rimetterti al passo.

P: Sì, infatti non bravissimo a scegliersi i collaboratori. A parte Magneto, che comunque lo tradisce, gli altri scarsini per essere Cavalieri dell’Apocalisse.

C: Beh in teoria Tempesta è potentissima…

P: In questo film non poteva esserlo troppo… Tra l’altro, non ho capito, Apocalisse li convince ad allearsi con lui, li condiziona mentalmente o qualcosa del genere?

F: Li convince. Lui le dice: basta seguire gli ordini di Alfonso Signorini mutante, comanda insieme a me. Apocalisse è il negativo di Xavier, dice: assaggia tutto il tuo potenziale adesso, non dopo dieci anni di scuola. La scuola è inutile. Piuttosto convincente.

<3
C: Vogliamo parlare un attimo delle storie d’amore?

P: Quali?

C: Bestia con Jennifer Lawrence. Perché? L’utilità di quella roba?

P: Credo avesse bisogno di un arco pure lui, sennò stava lì solo a fare numero. Quindi all’inizio era tutto timidone, alla fine è impercettibilmente più sicuro di sé.

C: Xavier e Moira anche bene, il risveglio finale un po’ meno.

P: Sì, drittissimo, si risveglia e le ridà la memoria, perché è il momento giusto del film in cui farlo…

F: Esatto, è il momento giusto per il film!

Quella volta che Wolverine scazzò con Magneto.

P: Ho capito, però si alza pure la battuta da solo, magari prima poteva sincerarsi che tutti stessero bene, che il mondo non sia stato spazzato via…

F: Ma no dai, è giusto così! È giusto perché nella scena con Jean contro Apocalisse, Xavier ha appena elaborato il suo problema — che è di essere un arrogante control freak — quando le dice di liberare il suo potere, che è la stessa ansia da controllo che l’ha portato a rinunciare all’amore di Moira “per proteggerla”. È dovuto arrivare quasi alla morte per accettare di essere per una volta quello che si fa aiutare, per accettare di non avere il controllo su niente. La ricompensa di questo cambiamento è l’amore, con tutti i rischi che comporta. Ed è giusto che accada in quel momento perché se aspettavano di tornare alla base il treno emotivo a quel punto aveva già lasciato la stazione, e per me nei film gli appuntamenti emotivi vanno rispettati più della credibilità della logistica.

C: Dai, oh, voleva limonare. Te la dico meglio? L’esecuzione rimane un po’ goffa.

P: E infatti è subito spezzata da Nightcrawler che si risveglia di colpo.

F: È il comic relief! Comunque io ho pianto.

FINE
P: Manca qualcosa?

C: Ah sì, ci tenevo a ringraziare RayBan per aver fatto la sua parte nello sgretolamento della Terra. Con tutto il casho che ha messo nel film.

S: “Ciclope, ho costruito al volo degli occhiali speciali!”. Okay, ma com’è successo che sono RayBan?

C: Grazie RayBan.

La Buoncostume
La Buoncostume è un gruppo di quattro autori e attori. Dal 2008 creano prodotti di intrattenimento e fiction per la televisione e per la rete. Sviluppano il format dall'idea alla sceneggiatura, fino al lavoro in studio e sul set. Come Buoncostume hanno scritto la serie Il Candidato (Rai Tre), la webserie Kubrick — Una storia porno, 98 episodi di Camera Café (Italia 1) e 119 episodi di Piloti (Rai Due). Hanno creato Klondike, Di come diventai fantasma e zombi, Faccialibro, La deriva del panda e Pong. Lavorano a Roma e a Milano.

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